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Margaret Mazzantini

    27 de octubre de 1961

    Margaret Mazzantini es una escritora y actriz italiana cuya obra se distingue por su profunda exploración de la psique humana y las relaciones complejas. Sus novelas abordan temas como el amor, la pérdida y la búsqueda de identidad en circunstancias vitales desafiantes. Con un agudo sentido del detalle y una notable capacidad para crear atmósferas evocadoras, Mazzantini da vida a personajes que conectan con los lectores por su vulnerabilidad y fortaleza. Su estilo distintivo y su habilidad para capturar los matices de la emoción humana la establecen como una voz significativa en la literatura italiana contemporánea.

    Margaret Mazzantini
    Zorro
    Mare al mattino
    Il catino di zinco
    Blask
    Non ti muovere
    La palabra más hermosa
    • RESUMEN: Una mañana Gemma decide volver a Sarajevo con su hijo Pietro, en busca de un pasado que cree conocer. Allí la espera Gojko, un viejo amigo y poeta bosnio, con el que en 1984 conoció a un fotógrafo llamado Diego, la pasión de su vida. Como todos los amores verdaderos, la historia de Gemma y Diego no es perfecta pero su intensidad va más allá del tiempo y de la Historia con mayúscula.

      La palabra más hermosa
    • Una estremecedora mirada a la mala conciencia de un hombre acomodado. En un hospital italiano, Timoteo, un prestigioso cirujano, vela a su hija Angela, una muchacha de 15 años que se encuentra en coma tras un accidente de moto. Embargado por el dolor y los remordimientos, Timoteo busca refugio en las palabras y emprende un desgarrador monólogo en el que se enfrenta a los fantasmas de un oscuro pasado que le sigue avergonzando. No te muevas, el deslumbrante debut de Margaret Mazzantini, ha estado durante más de dos años en las listas de libros más vendidos en Italia y ha atrapado a miles de lectores transalpinos con su lúcida visión de las miserias de la doble moral. Premio Strega 2002.

      Non ti muovere
    • Blask

      • 396 páginas
      • 14 horas de lectura

      Czy kiedykolwiek starczy nam odwagi, by być sobą? Guido i Costantino mieszkają w jednej kamienicy w samym sercu Rzymu. Choć żyją blisko siebie, ich charaktery i losy są całkowicie odmienne. Guido jest nieśmiały i wrażliwy. Pochodzi z dobrze sytuowanej rodziny, z którą mieszka na czwartym piętrze. Chłopiec wychowuje się pod czujnym okiem mamki, trzymającej go w izolacji od świata. Rodzice Guida nie uczestniczą w jego wychowaniu, a na co dzień jego towarzyszami są jedynie książki. Costantino, syn dozorcy mieszkający w suterenie, jest krnąbrny i agresywny. Trenuje piłkę wodną, dużo się uczy, osiągając jednak kiepskie rezultaty. Ignorowany przez kolegów ze względu na swoje ubóstwo, czuje się wyrzutkiem. Pomimo tych różnic, chłopców ciągnie do siebie siła, której nie potrafią się oprzeć, od której nie da się uciec, tak jak nie da się uciec przed własną naturą, będącą jak stalowa lina przeciągnięta nad przepaścią całego istnienia. Z biegiem lat bohaterowie oddalają się od siebie, dojrzewają w miejscach geograficznie odległych, nawiązują nowe relacje, pragnienie tego drugiego jednak nigdy nie przemija. Nie mogą zapomnieć o miłości, kruchej i zarazem męskiej, tragicznej jak odrzucenie, ambitnej jak pożądanie, miłości, która przewija się przez różne etapy życia, od dzieciństwa przez młodość aż po wiek dorosły. Dla niej Guido i Costantino zaryzykują wszystko, co zdobyli: swoje związki, poczucie bezpieczeństwa, a nawet osobistą nietykalność... Blask to powieść o zakazanej miłości, która jest źródłem radości i smutku głównych bohaterów. Czyta się ją świetnie, zmusza jednak do myślenia o inności, do skonfrontowania się z uniwersalnym problemem budzącym żal i ból: czemu nie możemy być tym, kim chcemy i żyć jak chcemy? Corriere della Sera Tak jak miłość zmienia formę, zmienia ją i ta powieść, która stanowi podróż przez liczne style literackie. A na końcu dowiadujemy się, że każdy z nas może być tylko tym, kim naprawdę jest. I że prawdziwy blask kryje się w naszej wyjątkowej i wycierpianej odmienności. La Nuova Sardegna

      Blask
    • Antenora, la nonna che Margaret Mazzantini evoca in questo romanzo, s'impone come un'eroina di un mondo arcaico. Confinata tra le pareti domestiche, esercita con energia un matriarcato casalingo e indiscusso, nel quale si impongono valori netti e semplici, sentimenti forti ed esclusivi, che la rendono capace di affrontare esperienze decisive (la guerra, il fascismo, il dopoguerra), senza mai perdersi d'animo. Di fronte alla sua morte, in un gelido mattino d'inverno, la nipote si interroga e disegna il ritratto di una donna che è riuscita a essere se stessa nonostante l'ostilità del mondo e della storia.

      Il catino di zinco
    • Mare al mattino

      • 123 páginas
      • 5 horas de lectura

      Farid e Jamila fuggono da una guerra che corre più veloce di loro. Angelina insegna a Vito che ogni patria può essere terra di tempesta, lei che è stata araba fino a undici anni. Sono due figli, due madri, due mondi. A guardarlo dalla riva, il mare che li divide è un tappeto volante, oppure una lastra di cristallo che si richiude sopra le cose. Ma sulla terra resta l'impronta di ogni passaggio, partenza o ritorno - che la scrittura, come argilla fresca, conserva e restituisce.

      Mare al mattino
    • Zorro

      Un eremita sul marciapiede

      I barboni sono randagi scappati dalle nostre case, odorano dei nostri armadi, puzzano di ciò che non hanno, ma anche di tutto ciò che ci manca. Perché forse ci manca quell'andare silenzioso totalmente libero, quel deambulare perplesso, magari losco, eppure così naturale, così necessario, quel fottersene del tempo meteorologico e di quello irreversibile dell'orologio. Chi di noi non ha sentito il desiderio di accasciarsi per strada, come marionetta, gambe larghe sull'asfalto, testa reclinata sul guanciale di un muro? E lasciare al fiume il suo grande, impegnativo corso. Venirne fuori, venirne in pace, tacito brandello di carne umana sul selciato dell'umanità.

      Zorro
    • Delia e Gaetano erano una coppia. Ora non lo sono più, e stasera devono imparare a non esserlo. Si ritrovano a cena, in un ristorante all'aperto, poco tempo dopo aver rotto quella che fu una famiglia. Lui si è trasferito in un residence, lei è rimasta nella casa con i piccoli Cosmo e Nico. La passione dell'inizio e la rabbia della fine sono ancora pericolosamente vicine. Delia e Gaetano sono ancora giovani, più di trenta, meno di quaranta, un'età in cui si può ricominciare. Sognano la pace ma sono tentati dall'altro e dall'altrove. Ma dove hanno sbagliato? Non lo sanno. Tre anni dopo "Venuto al mondo", Margaret Mazzantini torna con un romanzo che è l'autobiografia sentimentale di una generazione. La storia di cenere e fiamme di una coppia contemporanea con le sue trasgressioni ordinarie, con la sua quotidianità avventurosa. Una coppia come tante, come noi. Contemporaneamente a noi.

      Nessuno si salva da solo
    • Ortensia, spettrale e nerovestita, e Anemone, raggiante e coloratissima: due gemelle talmente diverse da rappresentare gli opposti archetipi della femminilità. Introversione contro estroversione, profondità contro superficie, tanti problemi contro nessun problema. Ma con tutte le loro differenze, Ortensia e Anemone sono accomunate da un'esilarante capacità di raccontarsi, da una gustosissima rappresentazione-confessione della propria femminilità. E non solo. Si scoprirà che i ruoli si possono benissimo invertire: che la donna nera e la donna variopinta non sono due entità distinte, due estranee sorelle, ma le due facce della luna.

      Manola
    • I Miti - 117: Il catino di zinco

      • 190 páginas
      • 7 horas de lectura

      Antenora, la nonna che Margaret Mazzantini evoca in questo romanzo, s'impone come un'eroina di un mondo arcaico. Confinata tra le pareti domestiche, esercita con energia un matriarcato casalingo e indiscusso, nel quale si impongono valori netti e semplici, sentimenti forti ed esclusivi, che la rendono capace di affrontare esperienze decisive (la guerra, il fascismo, il dopoguerra), senza mai perdersi d'animo. Di fronte alla sua morte, in un gelido mattino d'inverno, la nipote si interroga e disegna il ritratto di una donna che è riuscita a essere se stessa nonostante l'ostilità del mondo e della storia.

      I Miti - 117: Il catino di zinco