A lungo il concetto di vita, nella sua accezione biologica, è parso per lo più estraneo alla riflessione di Hegel. E tuttavia il filosofo istituisce tra vita e pensiero una relazione particolarmente forte e suggestiva in grado non solo di rovesciare molti luoghi comuni della storiografia a lui consacrata, ma anche di stimolare la riflessione filosofica in un'epoca, come la nostra, che riscopre in vario modo le radici biologiche del pensiero. Ponendo l'accento sul concetto di vita, questo volume ci invita a una rilettura originale della filosofia hegeliana, intesa come una vera e propria ontologia vivente cioè non solo come una ontologia del vivente, ma come una trasformazione delle forme stesse di conoscenza della realtà. individuando nella mutazione della vita il paradigma della forma del pensiero, il saggio svela un altro, misconosciuto volto della dialettica hegeliana legato ai saperi positivi, all'epistemologia del Settecento e ai coevi sviluppi della sperimentazione scientifica
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È possibile superare l'alternativa tra realismo e idealismo? È davvero finita ogni narrazione storica? In che termini la logica dialettica può ancora aiutarci a ripensare la libertà? A queste domande Remo Bodei, Jean-François Kervégan, Angelica Nuzzo e Walter Jaeschke rispondono interrogando in modo sapiente i testi hegeliani. Nel mostrare come Hegel si sia fatto interprete del proprio tempo, questi saggi gettano nuova luce su aspetti della sua riflessione che sembravano aver in parte esaurito la loro energia. Le lezioni raccolte in questo volume rivelano come la filosofia di Hegel, dopo duecento anni, possegga ancora una forza speculativa in grado di confrontarsi con le principali questioni del pensiero contemporaneo
Sommario: Stefania Achella, Jann E. Schlimme, Presentazione • PARTE I. GENEALOGIE, CONCETTI, CONFRONTI: Roberto Garaventa, All’origine dell’idea jaspersiana di Weltanschauung • Giuseppe Cantillo, L’ambivalenza delle Weltanschauungen tra ragione ed esistenza • Csaba Olay, Jaspers’ Begriff der „Weltanschauung“ im Anschluss an Dilthey und Weber • Oliver Immel, Heideggers Stellungnahme zur „Psychologie der Weltanschauungen“ als Wegmarke der Jaspers’schen Existenzphilosophie • Michael Steinmann, Wertung und Wertwiderstand. Selbsterfahrung und die antinomische Struktur der Existenz bei Jaspers und Heidegger • Stefania Achella, Il concetto di “mondo” nella Psychologie der Weltanschauungen • Elena Alessiato, Weltanschauungen e politica • Andrea Staiti, Naturalism as Weltanschauung • PARTE II. PRATICHE E ORIENTAMENTI TEORICI: Jean-Claude Gens, Die Weltanschauung zwischen Ideenflucht und Wahnsinnigkeit • Reinhard Schulz, Praktiken des Verstehens und Weltanschauungsanalyse • Anna Donise, Gli involucri tra forma e vita: per una difesa dell’inautentico • Borut Škodlar, Jan Ciglenečki, Multiple Orientations within the Worldviews in Psychosis and Mysticism: Relevance for Psychotherapy • Jann E. Schlimme, Wahnsinns-Erzählungen. Weltanschauung und lange anhaltende Psychoseerfahrung • Burkhart Brückner, Samuel Thoma, Wahn, Weltanschauung und Habitus. Zur sozialwissenschaftlichen Kritik der Theorie des Wahns im Werk von Karl Jaspers