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Irfan Master

    Irfan Master explora temas de identidad cultural e inmigración, con su novela debut ambientada en la región de Gujarat en la India. Su obra profundiza en las complejidades de navegar la vida entre culturas, examinando cómo el entorno moldea a los individuos. El estilo narrativo de Master es apreciado por su sinceridad y su visión de la experiencia humana.

    Nuova narrativa Newton: La biblioteca dei mille libri
    A beautiful lie
    • A beautiful lie

      • 293 páginas
      • 11 horas de lectura

      An extraordinarily rich debut novel, set in India in 1947 at the time of Partition. Although the backdrop is this key event in Indian history, the novel is even more far-reaching, touching on the importance of tolerance, love and family. The main character is Bilal, a boy determined to protect his dying father from the news of Partition - news that he knows will break his father's heart. With great spirit and determination, and with the help of his good friends, Bilal persuades others to collude with him in this deception, even printing false pages of the local newspaper to hide the ravages of unrest from his father. All that Bilal wants is for his father to die in peace. But that means Bilal has a very complicated relationship with the truth...

      A beautiful lie
    • «Un romanzo fresco, raccontato con maestria. Un grande debutto, un ritratto dettagliato dell’India degli anni Quaranta.» The Guardian La più bella delle bugie per proteggere un sogno. India settentrionale, 1947. Bilal vive con suo padre – il suo amato bapuji – in una povera casupola in una città del Gujarat. L’unica loro ricchezza è un’intera biblioteca di libri vecchi e polverosi, collezionati nel corso degli anni e custoditi con cura. Fin da quando Bilal era bambino, suo padre gli ha letto storie prese da quei libri, con gli occhi che brillavano per l’entusiasmo. Gli ha insegnato tanto il suo bapuji, amato da tutta la città per la sua saggezza e cultura, tra loro c’è sempre stato un grandissimo affetto, ben al di là del rapporto padre-figlio. Ma ora sta morendo: un cancro lo divora, come quello che pian piano sta distruggendo la gloriosa India, dilaniata dall’odio tra le fazioni religiose. Nonostante sia solo un ragazzino, Bilal sa che la guerra civile sta arrivando e ben presto il suo Paese non sarà più lo stesso. Suo padre però non deve saperlo. Deve morire in pace e serenità pensando che l’India sia ancora come lui ha contribuito a costruirla: il paradiso di pace e fratellanza cantato dal poeta Tagore. E così, aiutato dai suoi fedeli amici, Bilal farà di tutto per tenerlo all’oscuro della verità: allontanerà gli estranei con scuse improbabili, organizzerà un sistema di sorveglianza sui tetti, farà stampare finti giornali… Ma per sessant’anni si porterà sulla coscienza il peso della sua meravigliosa bugia.

      Nuova narrativa Newton: La biblioteca dei mille libri