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Eduardo de Filippo

    Eduardo De Filippo fue un dramaturgo italiano célebre por sus obras escritas en dialecto napolitano. Su escritura explora las complejidades de la vida cotidiana, los problemas sociales y las intrincadas relaciones humanas, todo ello representado con una profunda comprensión de la naturaleza humana. De Filippo fusionó magistralmente la comedia y la tragedia, creando personajes que son a la vez humorísticos y conmovedores. Su estilo distintivo y su potente sentido del realismo lo consolidan como uno de los dramaturgos italianos más importantes del siglo XX.

    I capolavori di Eduardo I.
    Collezione di teatro - 230: Il figlio di Pulcinella
    Volksstücke
    Teatro
    Gli esami non finiscono mai
    Napoli milionaria!
    • Napoli milionaria!

      • 101 páginas
      • 4 horas de lectura

      Così Eduardo De Filippo raccontò la genesi di questa sua famosissima commedia: "Poche settimane dopo la liberazione mi affacciai al balcone della mia casa di Parco Grifeo, e detti uno sguardo al panorama di questa città martoriata: allora mi venne in mente in embrione la commedia e la scrissi tutto d'un fiato, come un lungo articolo sulla guerra e sulle sue deleterie conseguenze".

      Napoli milionaria!
    • Gli esami non finiscono mai

      commedia in tre atti e un prologo

      • 94 páginas
      • 4 horas de lectura

      Di questi Esami, andati in scena nel dicembre 1973, scriveva all'epoca del debutto Franco Quadri: "... vorrebbero occupare un posto a parte nell'ultima produzione di Eduardo, sia perché riassumono un collage delle sue tematiche più tipiche, sia per il metaforico distendersi a coprire l'arco della vita di un uomo. Guglielmo Speranza, il protagonista, è il simbolo di un'umanità sognatrice e illusa, destinata a scontrarsi con gli inganni della vita e a soccombere. Questa sconfitta si esprimerà in un estremo rifiuto della parola e della comunicazione... Al funerale, vedremo Speranza apparire ancora vivo, in piedi tra i portatori della sua immaginaria bara, agitandosi come un triste giullare; perché non può morire il concetto che in lui si incarna".

      Gli esami non finiscono mai
    • Eduardo De Filippo, nel 1936, così ebbe a definire la tormentata genesi di Natale in casa Cupiello: 'Questo mio lavoro è stato la fortuna della compagnia, dopo Sik-Sik, s'intende. Ebbe la sua prima rappresentazione al Kursaal di Napoli; allora non era che un atto unico, ed è tanto strana la sua storia che vale la pena di raccontarla. L'anno seguente, al Sannazaro, teatro della stessa città, scrissi il primo atto, e diventò in due. Immaginate un autore che scrive prima il secondo atto e, a distanza di un anno, il primo. Due anni fa venne alla luce il terzo; parto trigemino con una gravidanza di quattro anni! Quest'ultimo non ebbi mai il coraggio di recitarlo a Napoli perchè è pieno di amarezza dolorosa, ed è particolarmente commovente per me, che in realtà conobbi quella famiglia. Non si chiamava Cupiello, ma la conobbi'.

      Natale in casa Cupiello