This groundbreaking biography of Marshal Tito of Yugoslavia presents many startling new revelations, among them his role as an international revolutionary leader and his relationship with Winston Churchill. It highlights his early years as a Comintern operative, the context for his later politics as a leader of the Non-Aligned Movement (NAM). The authors argue that in the 1940s, between the dissolution of the Comintern and the rise of NAM, Tito's influence and ambition were far wider than has been understood, extending to Italy, France, Greece and Spain via the international Communist networks established during the Spanish Civil War. Klinger and Kuljis disclose for the first time the connection between Tito's expulsion from the Cominform and the Rome assassination attempt on the Italian Communist Party leader, Palmiro Togliatti--the man who had plotted to overthrow Tito. 'Tito's Secret Empire' offers a pivotal contribution to our understanding of Tito as a figure of real, rather than imagined, global significance. This dazzlingly original book will reward all those who are interested in the history of international Communism, the Cold War and the Non-Aligned Movement, or in Tito the man--one of the most significant leaders of the twentieth century.
William Klinger Libros


Il libro dello storico William Klinger è la prima storia pubblicata sull'Ozna (letteralmente: Dipartimento per la protezione – o la sicurezza – del popolo), la polizia politica di Tito. Poiché il fondo archivistico dell'Ozna centrale di Belgrado non è ancora consultabile da parte degli storici, Il terrore del popolo si basa principalmente sulla copiosa documentazione prodotta dagli organi centrali del Partito comunista jugoslavo (KPJ) durante la guerra partigiana tra 1941 e 1945. Essa comunque consente di tracciare l'evoluzione dell'apparato di sicurezza formatosi nel corso della guerra di liberazione. L'Ozna fu fondata il 13 maggio 1944 in ottemperanza a una serie di direttive che, da una parte, consolidavano il potere di Tito e, dall'altra, lo limitavano alla sola Jugoslavia. Tito mise a capo della sezione intelligence dell'Ozna il dalmata Maks Bac'e, il quale aveva gestito la capitolazione delle forze italiane in Dalmazia. Essendo stato l'organizzatore dell'arrivo di Tito a Lissa, Bac'e ebbe stretti rapporti con le forze inglesi, che evidentemente costituirono “l'avversario principale” dell'Ozna. Significativamente, Trieste fu l'ultima sezione VOS a essere inglobata nell'Ozna: l'area di competenza della centrale VOS di Trieste si estendeva fino a Milano e usava codici e cifrari “stranieri”, presumibilmente sovietici. Vito Kraigher, capo della sezione di intelligence VOS di Trieste, cadde nelle mani della Gestapo pochi giorni prima dell'ingresso dei partigiani a Lubiana nell'aprile del 1945. L'Ozna fu creata col compito di eliminare qualsiasi fonte di opposizione che avrebbe potuto minacciare Tito e il suo gruppo dirigente a guerra conclusa. Il terrore permise in pochi mesi la totale distruzione di qualsiasi forma organizzata di opposizione al regime di Tito e nel marzo 1946 l'Ozna fu ufficialmente dissolta.