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Paolo Di Paolo

    Paolo Di Paolo se ha establecido en la escena literaria italiana como escritor, periodista y crítico. Su obra profundiza en las complejidades de la conexión humana y las sutilezas de la vida, explorando temas como el amor, la memoria y la búsqueda de sentido con una perspectiva aguda y perspicaz. Di Paolo emplea un lenguaje preciso y un estilo cautivador para capturar los matices de la emoción y la motivación humana, creando narrativas que resuenan en los lectores por su honestidad y profundidad intelectual. Sus novelas, traducidas a varios idiomas europeos, ofrecen experiencias de lectura ricas y que invitan a la reflexión.

    La fine di qualcosa. Scrittori italiani tra Novecento e Duemila
    Questa lontananza così vicina
    Mandami tanta vita
    Lontano dagli occhi
    Romanzo senza umani
    Dove eravate tutti
    • Dove eravate tutti

      • 219 páginas
      • 8 horas de lectura

      Dove eravate tutti. Dov'erano i padri, soprattutto. Dentro il declino civile di un paese, così risuona l'essere giovani contro l'età adulta, contro l'assenza, contro il silenzio. Italo Tramontana archivia la memoria degli ultimi vent'anni, quelli familiari e quelli pubblici, come se la sequenza delle prime pagine dei giornali dispiegasse l'evidenza della sua storia, con la caduta di Bettino Craxi, l'interminabile Seconda repubblica, l'attentato alle Torri Gemelle e l'elezione di Barack Obama. Ma intanto, nei giorni del calendario privato, il padre di Italo, insegnante neo-pensionato, investe con l'auto un ex studente davanti alla scuola. A tutti sembra un atto deliberato di violenza. E tanto basta a sfaldare gli equilibri domestici. Ora ci sono un padre umiliato, una madre in fuga, un minaccioso tendersi di distanze. Che tuttavia va di pari passo con il riaffiorare, bella e insinuante, di quella che era stata la bambina Scirocco, e con il suo imporsi sulla prima pagina degli affetti. Lo spazio che si apre tra la cupa attualità e un amore possibile disegna una strada, spazza gli anni senza nome che il giovane Italo ha vissuto e ripercorso in una ostinata "archeologia di se stesso". Ci vuole uno scatto, fuori dalla passività delle emozioni. Quasi fosse la nuova città simbolo dei destini incrociati, Berlino diventa la scena cui andare a cercare, cercarsi, rispondersi. In attesa di sapere dove siamo, tutti.

      Dove eravate tutti
    • Mandami tanta vita

      • 164 páginas
      • 6 horas de lectura

      Moraldo, arrivato a Torino per una sessione d’esami, scopre di avere scambiato la sua valigia con quella di uno sconosciuto. Mentre fatica sui testi di filosofia e disegna caricature, coltiva la sua ammirazione per un coetaneo di nome Piero. Alto, magro, occhiali da miope, a soli ventiquattro anni Piero ha già fondato riviste, una casa editrice, e combatte con lucidità la deriva autoritaria del Paese. Sono i giorni di carnevale del 1926. Moraldo spia Piero, vorrebbe incontrarlo, imitarlo, farselo amico, ma ogni tentativo fallisce. Nel frattempo ritrova la valigia smarrita, ed è conquistato da Carlotta, una fotografa di strada disinvolta e imprendibile in partenza per Parigi. Anche Piero è partito per Parigi, lasciando a Torino il grande amore, Ada, e il loro bambino nato da un mese. Nel gelo della città straniera, mosso da una febbrile ansia di progetti, di libertà, di rivoluzione, Piero si ammala. E Moraldo? Anche lui, inseguendo Carlotta, sta per raggiungere Parigi. L’amore, le aspirazioni, la tensione verso il futuro: tutto si leva in volo come le mongolfiere sopra la Senna. Che risposte deve aspettarsi? Sono Carlotta e Piero, le sue risposte? O tutto è solo un’illusione della giovinezza? Paolo Di Paolo, evocando un protagonista del nostro Novecento, scrive un romanzo appassionato e commosso sull’incanto, la fatica, il rischio di essere giovani.

      Mandami tanta vita
    • Questa lontananza così vicina

      • 124 páginas
      • 5 horas de lectura

      "Succede così, succede che spesso, nell'immagine che in noi tracciamo degli altri, finiamo col trascurare dettagli essenziali: non li vediamo, non riusciamo a vederli. E non bastano gesti, scosse del capo, rughe, a definire un passato, un presente altrui. Se di qualcosa finalmente veniamo a capo assommando segni e indizi (carte ingiallite come queste che ho davanti), dobbiamo ritenerlo un piccolo vitale miracolo." (dalla quarta di copertina)

      Questa lontananza così vicina
    • Rom im Oktober. Zwei junge Menschen, Teresa und Nino, begegnen sich vor einem Theater. Ihre Lebenseinstellung könnte nicht unterschiedlicher sein, und doch wagen sie es, sich aufeinander einzulassen. Grazia, Teresas Tante und Ninos Mentorin, beobachtet kritischliebevoll die Annäherung der beiden und sortiert für den Leser die Fäden dieser Geschichte: Jungsein und Älterwerden, Lebensängste und Lebensmut, Theater und Wirklichkeit... und natürlich, aber eben nicht nur, die Liebe.

      Fast nur eine Liebesgeschichte
    • Die Anthologie präsentiert in einer originellen zweisprachigen Ausgabe zehn Erzählungen ebenso vieler erfolgreicher italienischer SchriftstellerInnen, die in Deutschland noch wenig bekannt sind. Der Leitfaden aller Werke, die zum ersten Mal in deutscher Übersetzung veröffentlicht werden, ist die Suche nach Identität in all ihren Facetten. Zehn neue literarische Stimmen, zehn individuelle Wege, über sich selbst und das Leben zu reflektieren.

      Spiegelungen
    • Un uomo «sempre presente a sé stesso, sempre domatore, che non s'arresta di fronte a nulla», capace di agire con coscienza e di non arrendersi alle allucinazioni collettive. A questo tipo morale si riferiva il «giovane prodigioso» Piero Gobetti, in lotta con il suo tempo. Per esplorare lo spazio della scelta, del dubbio etico, della costruzione di sé come individui, questo libro interroga storie di esseri umani di fronte a un bivio. Giovani temerari nella realtà e nel mito, figure della filosofia e della grande letteratura alle prese con decisioni radicali, estremiste, e soprattutto durevoli. Dagli interrogativi di Kierkegaard al «no» perentorio di un personaggio di Melville, da un Benjamin pressato dall'orologio della Storia a un Calvino in cerca di una strada coerente, il corpo a corpo con la propria identità appare senza uscita. E oggi? L'identità «allargata» e «aggiornabile» si traduce in un desiderio di vivere su più fronti insieme, perché scegliere davvero comporterebbe rischi e rinunce. Ma forse in ogni tempo c'è una via più difficile e impervia, per arrivare a essere, come voleva Gobetti, «sé stessi dappertutto».

      Tempo senza scelte