Compra 10 libros por 10 € aquí!
Bookbot

Rita Desti

    I Libri di Paulo Coelho: La strega di Portobello
    Las intermitencias de la muerte
    El hombre duplicado
    Ensayo sobre la ceguera
    Cain
    El evangelio según Jesucristo
    • José, en lugar de ser carpintero sin ningún tipo de inquietud es recreado por el autor como un personaje complejo y fascinante, atormentado por la culpa y el arrepentimiento por haber preferido salvar a su hijo antes que alertar a la población sobre las intenciones de Herodes. El evangelio según Jesucristo, que tanto sorprendió al mundo católico, presenta una visión mundana de los hechos relativos al Nazareno: las circunstancias de su nacimiento, los primeros interrogatorios a su madre, los encuentros con ángeles y demonios, el descubrimiento del amor junto a María Magdalena, los diálogos existenciales y la angustia por saber cuál es el verdadero sentido y función de su existencia ante los ojos de Dios.

      El evangelio según Jesucristo
    • Cain

      • 200 páginas
      • 7 horas de lectura
      4,1(13968)Añadir reseña

      Qué diablo de Dios es éste que, para enaltecer a Abel, desprecia a Caín. Si en El Evangelio según Jesucristo José Saramago nos dio su visión del Nuevo Testamento, en Caín regresa a los primeros libros de la Biblia. En un itinerario heterodoxo, recorre ciudades decadentes y establos, palacios de tiranos y campos de batalla de la mano de los principales protagonistas del Antiguo Testamento, imprimiéndole la música y el humor refinado que caracterizan su obra. Caín pone de manifiesto lo que hay de moderno y sorprendente en la prosa de Saramago: la capacidad de hacer nueva una historia que se conoce de principio a fin. Un irónico y mordaz recorrido en el que el lector asiste a una guerra secular, y en cierto modo, involuntaria, entre el creador y su criatura.

      Cain
    • Ensayo sobre la ceguera

      • 376 páginas
      • 14 horas de lectura

      Un hombre parado ante un semáforo en rojo se queda ciego súbitamente. Es el primer caso de una "ceguera blanca" que se expande de manera fulminante. Internados en cuarentena o perdidos en la ciudad, los ciegos tendrán que enfrentarse con lo que existe como más primitivo en la naturaleza humana: la voluntad de sobrevivir a cualquier precio. Ensayo sobre la ceguera es la ficción de un autor que nos alerta sobre "la responsabilidad de tener ojos cuando otros los perdieron". José Saramago traza en este libro una imagen aterradora —y conmovedora— de los tiempos sombríos que estamos viviendo, a la vera de un nuevo milenio. En un mundo así ¿cabrá alguna esperanza? El lector conocerá una experiencia imaginativa única. En un punto donde se cruzan literatura y y sabiduría, José Saramago nos obliga a parar, cerrar los ojos y ver. Recuperar la lucidez y rescatar el afecto son dos propuestas fundamentales de una novela que es también una reflexión sobre la ética del amor y la solidaridad. "Hay en nosotros una cosa que no tiene nombre, esa cosa es lo que somos", declara uno de sus personajes. Dicho con otras palabras: tal vez el deseo más profundo del ser humano sea poder darse a sí mismo, un día, el nombre que le falta.

      Ensayo sobre la ceguera
    • El hombre duplicado

      • 384 páginas
      • 14 horas de lectura

      ¿Qué sucede cuando Tertuliano Máximo Afonso descubre a sus treinta y ocho años que en su ciudad vive un individuo que es su copia exacta y con el que no le une ningún vínculo de sangre? Ése es el interrogante que Saramago plantea en El hombre duplicado. ¿Cómo saber quiénes somos? ¿Qué nos define como personas individuales y únicas? ¿Podríamos intercambiarnos con nuestro doble sin que nuestros allegados lo percibiesen? Lo mejor de Saramago y un Saramago nuevo, en una novela que conjuga lo policial con la indagación profunda sobre la identidad humana.

      El hombre duplicado
    • Come possiamo trovare il coraggio di essere sinceri con noi stessi, anche se non abbiamo alcuna certezza su chi siamo davvero? Ecco la domanda che anima La strega di Portobello , il nuovo e intenso romanzo di Paulo Coelho. È la storia di una donna misteriosa di nome Athena, raccontata attraverso le voci di molte persone che la conoscevano bene, o che l'avevano soltanto incontrata. Le persone creano una realtà, e poi si ritrovano vittime di essa. Athena si ribellò a tutto questo e pagò un prezzo altissimo. Heron Ryan, giornalista Io sono stata usata e manipolata senza alcuna considerazione per i miei sentimenti. È qualcosa che diventa ancora più serio quando si parla di magia: in fin dei conti, era la mia maestra, incaricata di trasmettere i misteri sacri, di risvegliare la forza sconosciuta che ciascuno di noi possiede. Quando ci avventuriamo in questo mare ignoto, riponiamo una fiducia cieca in coloro che ci guidano, convinti che sappiano più di noi. Andrea McCain, attrice di teatro Il suo grande problema era quello di essere una donna del XXII secolo che viveva, però, nel XXI - e lo rivelava a tutti. Ha pagato un prezzo? Senza dubbio. Ma avrebbe pagato un costo ben più alto, se avesse represso la sua esuberanza. Sarebbe stata amareggiata, frustrata, preoccupata di "ciò che penseranno gli altri", e avrebbe continuato a ripetersi: "Prima risolverò queste faccende, poi mi dedicherò al mio sogno", sempre lamentandosi del fatto che "le condizioni ideali non arrivano mai". Deidre O'Neill, conosciuta come Edda "L'amore è."

      I Libri di Paulo Coelho: La strega di Portobello
    • Il cammino di Santiago. Ediz. speciale

      • 288 páginas
      • 11 horas de lectura

      Nel suo primo romanzo Coelho accompagna il lettore nel viaggio di Paulo, il narratore, lungo il sentiero che conduce a Santiago de Compostela. Un percorso che Paulo deve affrontare per diventare il Maestro Ram e conquistare la spada che lo trasformerà in Guerriero della Luce. Con lui c'è la sua guida spirituale, il misterioso ed eigmatico Petrus. Settecento chilometri in tre mesi, durante i quali Paulo imparerà a riconoscere i suoi demoni personali e a sconfiggerli. Un viaggio interiore ed esteriore, per spiegare che nella vita come in viaggio non è tanto importante la meta, quanto il cammino stesso.

      Il cammino di Santiago. Ediz. speciale
    • Ricardo Reis è uno dei tanti nomi ("eteronimi", appunto) con i quali Fernando Pessoa, massimo scrittore portoghese del Novecento, firmava le sue opere. A questo puro nome José Saramago, con un'invenzione vertiginosa - che è l'omaggio, ma anche la dolce resa dei conti, di un grande nei confronti di un altro grande del passato prossimo - dà un corpo, e una storia, e un vissuto. Lo fa tornare da Rio de Janeiro a Lisbona nel 1935, anno della morte di Pessoa, e lo fa morire un anno dopo, giusto in tempo perché possa visitare la tomba del suo creatore. Ma in quell'anno, il 1936, non muore soltanto Ricardo, che non è mai nato: comincia anche a morire la grande civiltà europea, che Pessoa aveva onorato, e che ora pare soccombere nella morsa nazifascista di Salazar, Franco, Hitler e Mussolini, con la tragedia della guerra di Spagna a segnare un sanguinoso destino di catastrofe. L'eteronimo sopravvive al suo fattore per un tempo breve, ma sufficiente per fargli commiserare il genio sprecato, l'anacronismo di un altissimo umanesimo dato in pasto a un'epoca di mostri. E Saramago, in questa sofferta elegia, ritrova la felicità di un'affabulazione tanto ricca quanto dolorosa, in un miracolo di stile che riesce a far coincidere un vastissimo corredo di evocazioni liriche, di intimistiche nostalgie, di scavi abissali fino alla radice del senso dell'esistere, con la durezza adamantina della denuncia politica, con un impegno etico e civile vieppiù esaltato dalla singolarità del contesto: la Psiche, la Cultura e la Storia, per una volta, si danno felicemente la mano.

      La Biblioteca di Repubblica - 28: L'anno della morte di Ricardo Reis