Ve stínu říjnové revoluce roste moc zdrženlivého a mlčenlivého muže gruzínského původu, jenž si nechal říkat Stalin, "muž z ocele". Po Leninově smrti v r. 1924 zvítězil v bitvě o nástupnictví, když ho ostatní bolševičtí předáci podpořili proti Trockému. Počínaje tímto okamžikem se veškeré jeho úsilí soustředilo k přeměně sovětské reality tak, aby odpovídala jeho myšlenkám o světě "spravedlivých a rovných".
Alessandro Mongili Libros
Este autor profundiza en fenómenos sociales complejos y procesos de modernización. Con su experiencia en sociología y psicología, ofrece profundas ideas sobre el comportamiento humano y los impactos tecnológicos. Su trabajo se centra en un análisis crítico de la sociedad contemporánea. Explora las formas en que la tecnología y la modernización dan forma y remodelan la experiencia humana.



Collana XX Secolo: Stalin e l'impero sovietico
- 192 páginas
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All'ombra dei protagonisti della Rivoluzione d'ottobre cresce Josif Vissarionovic Dzugasvili, un georgiano schivo e taciturno che si fa chiamare Stalin, "d'acciaio". Alla morte di Lenin, nel 1924, esce vincitore dalla lotta per la successione che oppone Trockij agli altri dirigenti bolscevichi e da allora si sforzerà di piegare la realtà sovietica alla sua idea di un mondo "di giusti ed eguali". L'industrializzazione e la collettivazione delle campagne a tappe forzate vanno di pari passo con una costante repressione, culminata nelle grandi purghe del 1936-1938, che inghiottono gli ultimi bolscevichi storici. Rispetto ai mutamenti epocali della società sovietica, Stalin appare come un elemento di stabilità: è la Guida, oggetto di un vero e proprio culto della personalità. Il contributo sovietico alla seconda guerra mondiale gli conferisce un prestigio indiscusso e gli permette di costruire un impero che fa dell'Unione Sovietica una delle potenze mondiali. Stalin muore nel 1953, ma il sistema che ha istituito gli sopravviverà, a dispetto della destalinizzazione, fino al crollo dell'Urss nel 1990.