Hans Kammerlander - una vida entre la cima y el abismo
- 176 páginas
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Bergsüchtig - bk298; Piper Verlag; Hans Kammerlander; Paperback; 1999
Nicht die großen Abenteuer in Felswänden und auf Gipfeln, vielmehr kleine und nicht alltägliche Ereignisse, bizarre Zufälle, Pannen und unvergleichliche Begegnungen rund ums Bergsteigen stehen im Mittelpunkt dieses Buches. Der weltberühmte und erfolgreiche Südtiroler Bergsteiger Hans Kammerlander zeigt den Lesern eine sehr menschliche Seite seines extremen Sports.
»Ein Gipfel gehört dir erst, wenn du wieder unten bist. Bei den Achttausendern ist er nichts als die Mitte der Strecke«, sagt Hans Kammerlander. Der berühmte Extrembergsteiger hat über seine großen Touren ein ungewöhnliches Bergbuch geschrieben, das weit über den Aufstieg zur Spitze und den Rausch, ganz oben zu stehen, hinausblickt.
Hans Kammerlander, l’alpinista sudtirolese che ha salito tredici dei quattordici ottomila ed è sceso dall’Everest con gli sci, non parla in questo libro di pareti impossibili e di vette irraggiungibili, ma racconta con umorismo e sincerità i piccoli avvenimenti quotidiani, gli incontri bizzarri, gli errori più comici, gli incidenti banali della sua vita in montagna. Dalle prime e spericolate salite alle cime più impervie delle Dolomiti, effettuate e descritte con lo stile scanzonato dei vent’anni, all’esperienza di maestro di sci alle prese con allievi imbranati, al lavoro di guida, impegnativo ma appassionante, fino all’amicizia con gli sherpa, compagni di splendide avventure, Kammerlander svela il lato più umano di uno sport estremo, un lato che rimane troppo spesso in ombra.
È salito su tredici ottomila e un’infinità di altre cime. Ha affrontato spesso vie estreme e ha rischiato discese temerarie con gli sci dal Nanga Parbat e dall’Everest. Non di rado si è trovato a mettere alla prova i suoi stessi limiti, quando sopravvivere è questione di pura fortuna. Di sé dice di essere «malato di montagna», cercando di spiegare il perché di un’esistenza vissuta all’insegna del rischio. In Appeso a un filo di seta Kammerlander racconta questa sua vita spericolata e in particolare i cinque tentativi al K2, la «montagna delle montagne», che conquista finalmente il 22 luglio del 2001. La descrizione del lungo percorso che porta al K2 è intervallata da molti episodi che lo hanno condotto in situazioni apparentemente senza via d’uscita, sia a causa di errori commessi e di rischi esagerati, sia di problemi dovuti ai materiali, al cattivo tempo o semplicemente al caso. Kammerlander ci racconta con semplicità e passione il modo in cui ha affrontato e superato queste situazioni, e soprattutto quello che ha imparato dalle sue adorate montagne.
Nach Erlebnissen an den 14 Achttausendern und rund 50 Erstbegehungen hatte Hans Kammerlander ein neues Ziel: die Besteigung der zweithöchsten Gipfel auf den sieben Kontinenten. Sein Projekt der 'Seven Second Summits' wurde zu einer Reise um die Welt; vom K2 in Asien, der ihm extrem viel abverlangte, über den Ojos del Salado am Rand der Atacamawüste bis zum Dschungel Neuguineas. Doch dann wird ausgerechnet der vergleichbar 'einfache' Mount Logan in Nordamerika zum Auslöser heftiger Diskussionen - zu einem Zeitpunkt, als der erfahrene Höhenbergsteiger längst entschlossen ist, zum Berg des Anstoßes zurückzukehren.